venerdì 20 marzo 2015

Quanta demagogia nelle enunciazioni leghiste! La Lega è piena di contraddizioni.
Nel suo statuto sta scritto che obiettivo dell'azione politica del movimento è la secessione dall'Italia. Da qualche mese questo loro obiettivo prioritario non viene più citato nelle pubbliche piazze, poiché Salvini furbescamente si è reso conto che trattasi di una pretesa assurda ed irrealizzabile. Ma non osa nemmeno cancellare dallo statuto  quella vergognosa ed ignobile affermazione. Per cui resta evidente la contraddizione tra ciò che sta critto nello statuto e il nuovo corso della politica salviniana che mira a recuperare credibilità politica nel centro-sud portando avanti istanze e progetti non più soltanto per la cosiddetta padania, ma per tutto il territorio nazionale. Ma come la mettiamo con lo statuto?
Riguardo al problema dei migranti, la Lega dice che bisogna fermarli prima che arrivino sulle nostre coste. Ma quando si chiede di spiegare come fare, la ricetta leghista si appalesa irrealistica e demagogica. Dicono che bisogna andare in Libia e fermare i migranti prima della loro partenza. Ma come si fa concretamente? Non c'è un governo libico; con chi discuti? Non esistono autorità nazionali libiche. E' immaginabile una occupazione militare del territorio libico? Assolutamente no. E allora? Resta l'affermazione illusoria, velleitaria e demagogica. Dicono anche di fermare i barconi in mare. Ma come? Affondandoli? Oppure dialogando in mezzo al mare con gli scafisti cercando di convincerli con le buone maniere a tornare indietro?

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